L’esposizione permanente del Museo Archeologico di Monasterace offrirà l’occasione di ripercorrere la storia della polis achea nell’arco di tempo compreso tra l’VIII sec. a.C e il II sec. a.C.
Sarà possibile osservare la catena di eventi relativi all’arrivo degli antichi coloni insediatisi nel territorio della vallata dello Stilaro, che impiantarono la città, eressero templi, abitazioni, terme; realizzarono aree produttive artigianali e necropoli.
drago-kaulonPer la prima volta si presentano al grande pubblico reperti unici quali:
La lamina in bronzo con iscrizione in alfabeto acheo (Tabula Cauloniensis) rinvenuta durante lo scavo dell’area sacra dalla Scuola Normale Superiore e dall’Università di Pisa;
Il mosaico della Casa del Drago restaurato di recente con la collaborazione del FAI delegazione di Locri;
Le parti di colonna (sommoscapi e basi ioniche) rinvenute e recuperate con la colloborazione dell’Associazione Kodros;
I contenitori di pece (Kadoi) pieni del loro antico carico recuperati e consegnati al Museo dalla Guardia Costiera di Roccella Jonica;
L’immagine da drone del mosaico pavimentale cosiddetto “ dei Draghi e dei Delfini” rinvenuto nelle terme ellenistiche dagli studenti di varie Università italiane e straniere.
La Universidad Nacional del Sur di Bahia Blanca, Dipartimento de Humanidades, ha avviato nell’ultimo quinquennio un progetto di collaborazione didattica realizzando nel Parco Archeologico dell’antica Caulonia uno scavo estivo didattico della casa nei pressi della “Casamatta”. Il legame tra le citta’ argentina e calabrese e’ imperniata intorno al ritrovamento in Calabria del mosaico raffigurante un drago marino, rinvenuto in una casa dell’antica Caulonia, colonia greca da tempo identificata con l’attuale Monasterace Marina. Risale al III sec. a. C. ed era ubicato sulla soglia di una camera da pranzo in cui si svolgevano banchetti e symposia Costituisce l’unico ed il più antico esempio di mosaico greco rinvenuto in Calabria. Quel drago e’ stato successivamente riprodotto in un dipinto murale al porto di Bahia Blanca, per iniziativa dell’allora console generale Pierluigi Ferraro.
La collaborazione tra questo ufficio e l’UNS e legata al mosaico del drago ha visto inoltre la realizzazione nell’ultimo biennio di una serie di eventi, che hanno consentito di valorizzare il patrimonio storico del nostro Paese, anche sotto il profilo turistico. Ricordo a tale proposito che in occasione della Settimana della Lingua italiana 2014 si e’ tenuta una giornata di studi, apertasi con un collegamento video dall’Italia della professoressa Iannelli, che dopo aver salutato i presenti ha ricostruito sinteticamente a beneficio del pubblico presente le operazioni di scavo svolte dagli studenti, indicando possibili nuovi interventi da realizzarsi nel futuro. La professoressa Iannelli ha potuto anche rispondere alla domande del pubblico in merito agli scavi realizzati nell’antica Caulonia dagli studenti argentini della UNS. Agli studenti presenti sono stati consegnati: l’attestato rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali della Calabria, l’attestato rilasciato dalla UNS, ed un contributo in denaro per le spese sostenute durante la missione in Italia.