MILANO aise – Quarantasette miliardi di euro e quasi un milione di occupati. Sono alcune delle cifre chiave che emergono dallo studio “Italia Creativa”, presentato ieri, 20 gennaio, alla Triennale di Milano.
“Italia Creativa” è il primo studio che presenta l’Industria della Cultura e della Creatività italiana realizzato da EY (Ernst &Young) con il supporto di tutte le principali associazioni di categoria, guidate da Mibact e SIAE. Alla base della ricerca c’è la volontà di dare un quadro d’insieme – articolato e di ampiezza senza precedenti – sui numeri e le potenzialità complessive di un’industria che raramente viene considerata nel suo totale.
Nel dettaglio, “Italia Creativa” fotografa per l’Industria della Cultura e della Creatività italiana cifre decisamente rilevanti. Per il 2014 (anno di riferimento), il valore economico complessivo è pari a 47 miliardi di euro, il 2,9% del prodotto interno lordo nazionale. Sotto il profilo occupazionale l’incidenza è ancora più significativa: quasi un milione di addetti a livello complessivo. Inoltre, il 41% degli occupati nell’Industria della Cultura e della Creatività in Italia sono giovani fra i 15 e i 39 anni, contro una media del circa 37% in tutti i settori dell’economia del Paese. Dai numeri emersi, risulta chiaro che si tratta di un’industria ad alto tasso di capitale umano, fondata in larga parte sull’apporto intellettuale.
La ricerca di EY ha misurato gli undici settori maggiormente rappresentativi dell’Industria della Cultura e della Creatività: Architettura, Arti performative, Arti Visive, Cinema, Libri, Musica, Pubblicità, Quotidiani e Periodici, Radio, Televisione e Home Entertainment, Videogiochi.
Proprio per l’importanza dell’aspetto creativo di questa industria, un elemento che riveste particolare rilevanza è quello della tutela del diritto d’autore volto ad assicurare ad autori ed editori l’adeguata remunerazione delle loro opere per ciascun tipo di utilizzazione: dai concerti alla radio e televisione, dai teatri alle sale da ballo, dai cinema ai bar ad altri luoghi pubblici, ma anche su web o nella telefonia mobile.
“Italia Creativa”, nelle parole del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, “dimostra esattamente quanto i diversi settori dell’industria culturale italiana contribuiscano all’economia del Paese in termini di occupazione e fatturato. È nostro preciso dovere”, ha aggiunto Franceschini, “adoperarci per favorire al massimo ogni espressione di questo settore, garantendo le corrette condizioni di mercato, contrastando pirateria e contraffazione e riconoscendo il giusto compenso a chi vi opera con il proprio talento. Questo vuol dire pensare al futuro del nostro Paese e tornare a fare dell’Italia il Paese delle Arti e della Bellezza”.
Tra gli interventi nel Salone d’Onore della Triennale anche il presidente SIAE, Filippo Sugar. “L’Italia Creativa è il cuore e il cervello del corpo economico del nostro Paese”, ha detto Sugar. “Il settore culturale e creativo è infatti pieno di start up: ogni autore, ogni artista che inizia a pensare di dedicare la sua vita alla creatività o comunque a realizzare opere nuove è, di fatto, una start up. Quindi da sempre questa è un’industria fortemente legata all’innovazione, e l’innovazione è fonte di rottura, di pensieri nuovi, di libertà”.
Diciannove le associazioni di categoria che hanno collaborato allo studio ed oltre sessanta personalità di primo piano dell’industria creativa e culturale del nostro Paese che hanno sostenuto Italia Creativa con le loro testimonianze, tra cui: Ennio Morricone, Carlo Verdone, Monica Maggioni, Fabio Fazio, Dacia Maraini, Paolo Conte, Mogol, Erri De Luca, Linus, Luigi De Laurentiis, Marco Mengoni, Giancarlo De Cataldo, Stefano Boeri, Walter Veltroni, Gianni Letta, Domenico Procacci, Ferruccio De Bortoli, Michelangelo Pistoletto, Beppe Severgnini e molti altri ancora.
Hanno partecipato alla presentazione, moderata dal direttore di SkyTg24 Sarah Varetto, ed aperta dal saluto dell’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno, anche la produttrice Indigo Film e presidente produttori ANICA, Francesca Cima, il direttore del Piccolo Teatro di Milano, Sergio Escobar, il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, l’amministratore delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’Area Med, Donato Iacovone, l’ad del Gruppo Mondadori, Ernesto Mauri, e quello di Sky Italia, Andrea Zappia. (aise)
http://www.aise.it/primo-piano/italia-creativa-lindustria-culturale-in-cifre-/54482/160