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03.10.2016 Unioncamere Emilia Romagna: “L’Argentina apre alle imprese”.

BOLOGNA 3 OTTOBRE 2016 Una svolta per l’Argentina del nuovo presidente Mauricio Macri, che punta in tempi brevi a reinserire il Paese Sudamericano sui mercati internazionali. Nella seconda parte del 2016 in Argentina dovrebbe esserci una ripresa dell’attività economica che dovrebbe esser vigorosa nel 2017 (PIL +2,8%), trainata dal commercio con l’estero e, soprattutto, dalle importazioni (+7,1%). I settori driver ipotizzati sono l’automotive, la sanità, banche-assicurazioni, elettronica e agroalimentare, turismo, telecomunicazioni e Ict.
L’Argentina chiama e l’Emilia-Romagna risponde con le sue imprese. Se ne è parlato nella tavola rotonda organizzata a Bologna dalla Camera di Commercio Italo Argentina in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna.
L’incontro, aperto dal saluto del segretario generale di Unioncamere ER, Claudio Pasini, ha approfondito l’interscambio, i settori più promettenti e le banche dati disponibili, come IER, innovativo strumento di analisi e business intelligence che fornisce un orientamento strategico.
Secondo i dati del sistema informativo IER di Unioncamere regionale, illustrati dal direttore dell’ ufficio studi, Guido Caselli, nel 2015 l’Emilia-Romagna ha esportato verso l’Argentina per 180 milioni di euro (-1%), terza in Italia dopo Lombardia e Piemonte. Nello stesso anno, sono 809 le imprese esportatrici; 44 hanno esportato beni per più di 1 milione di euro, 236 un valore compreso tra 100mila euro e 1 milione di euro, 328 tra 10mila euro e 100mila euro, 201 meno di 10mila euro. Chi esporta in Argentina destina mediamente il 10% del proprio export complessivo al Paese sudamericano dove realizza in media l’1,5% del proprio fatturato.
Viceversa, l’Emilia-Romagna ha importato dall’Argentina per 272 milioni di euro (-3%), prima regione in Italia (Lombardia 163 milioni). Sono 107 le imprese che hanno importato nel 2015. Di queste, 18 più di 1 milione di euro, 25 un valore compreso tra 100mila euro e 1 milione di euro, 36 tra 10mila euro e 100mila euro, 28 meno di 10mila euro. Chi importa dall’Argentina riceve mediamente il 16% del proprio import complessivo dal Paese sudamericano e importa beni per un valore pari al 4,5% del proprio fatturato. Sono 15 le imprese emiliano-romagnole che controllano 26 aziende in Argentina.
“L’Argentina è un Paese interessante grazie alle materie prime, produzioni agricole, tradizione industriale, capitale umano altamente qualificato e grande mercato interno – Pietro Baccarini, presidente della Camera di commercio italo argentina. – Può essere una vera piattaforma verso il mercato del Mercosur e l’intero Sud America. In questo favoriscono l’Italia storici legami culturali che risalgono all’inizio del 900. Gli imprenditori argentini sono interessati all’avvio di collaborazioni per lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche e l’Emilia-Romagna, per il suo alto livello di specializzazione nel comparto, può offrire un valido supporto in questa direzione”.
Fonte: http://www.viaemilianet.it/flash/unioncamere-r-largentina-apre-alle-imprese/#.V_JICfnhAdU