Matrimonio egualitario
A partire dall’entrata in vigore del Decreto n. 144 del 23 luglio 2016 del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato nella GU n. 175 del 28 luglio 2016 e con efficacia a partire dal 29/07/2016, è possibile richiedere l’iscrizione dei matrimoni tra persone dello stesso genere celebrati nella Repubblica Argentina, in virtù della legge n. 76 del 20 maggio 2016, nel registro provvisorio delle unioni civili istituito nei Comuni italiani. È importante sottolineare che il cittadino italiano che qui o in un altro Stato (fuori dall’Italia) ha contratto matrimonio o unione civile secondo la legge locale, anche prima dell’entrata in vigore della legge 76/2016, ha l’obbligo di informare la sede consolare competente per residenza.
Per poter registrare il matrimonio tra persone dello stesso genere, è necessario presentare la seguente documentazione:
- Modulo di aggiornamento dati “Modello Unico di iscrizione/aggiornamento AIRE” completo in tutte le sue parti, dichiarando i figli minori, senza lasciare caselle vuote, datato e firmato.
- Copie dei documenti d’identità del nucleo familiare.
- Atto di matrimonio in originale (“non certificati”), emesso dal Registro Civile, con traduzione integrale in italiano.
- Prova di residenza.
In virtù delle disposizioni dell’articolo 3 del Decreto Legislativo 223/2012, i cittadini italiani all’estero devono accompagnare la loro richiesta di iscrizione/variazione nell’AIRE (Registro degli Italiani all’Estero) con documentazione che permetta di comprovare il loro domicilio di residenza.
È possibile presentare:
- Bollette di servizi residenziali (luce, gas, telefono fisso, TV via cavo, internet).
- Busta paga, certificato di lavoro rilasciato dal datore di lavoro o attestato di iscrizione come lavoratore autonomo – solo in caso di lavoratore autonomo.
- Certificato o attestato di affiliazione a un ente di assistenza sanitaria (o bolletta mensile);
- Contratto di affitto;
- Certificato di studente regolare.
Non sono accettati documenti fiscali, certificati di polizia, bollette dell’acqua, bollette di telefonia mobile o assicurazioni.
Se è divorziato, non è sufficiente presentare l’atto di matrimonio con l’annotazione marginale. Dovrà presentare la sentenza completa; vedere le istruzioni nella sezione Trasmissione della sentenza di divorzio.